mercoledì 31 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXXXI
Greta spostandosi alla scrivania, sollevando i libri adagiati al margine destro del piano, scoprì un quaderno di appunti, guardando il titolo lesse:GENI HOMEOBOX,
sfogliando il quaderno dalla prima pagina vide che vi era incollata una foto del cranio dello scheletro, appeso vicino all'ingresso della soffitta.
La pagina seguente ritraeva l'arricchimento di strutture muscolo facciali intorno alla calotta e alle mascelle, girando pagina, due labbra carnose, poi guardando gli occhi, si accorse che erano semichiusi...Leggendo a Piè di pagina:migrazione indo caucasica quindicimila anni fa...
Ma allora il numero inscritto nella spina dorsale, non è una data pensò greta...
Girando pagina, vide un lavoro sul genoma delle capre a livello mondiale, che riportava la stessa mutazione genetica nei mitocondri in tutte le capre diffuse nel Mondo,a quindicimila anni fa...
Quindo le capre, erano la prova genetica che quindicimila anni fa era successo qualcosa di grave al pianeta, forse una inondazione, un cataclisma di proporzioni planetarie, aveva obbligato gli uomini a mettersi in salvo, a migrare, portandosi dietro il bestiame...
Girando pagina vide la fotografia della sfinge con sullo sfondo le piramidi quasi sommerse dalla sabbia: era in realtà un vecchio disegno fatto da un pittore che militava nell'esercito Napoleonico...Girando pagina vide ora la ricostruzione amorfa del viso dello scheletro...
Era un volto impersonale, inespressivo, senz'anima...
Greta guardando un barottolo vuoto di caffè sulla scrivania che conteneva delle matite colorate,ripensando alla visione della notte della tempesta sul mare, provò a stilizzare quel volto ricostruito da un programma del computer...sfumando il volto sul foglio, lentamente emergeva un volto di una donna giovane, riprovò alcune volte per dare l'espressività agli occhi,fino a quando vide quella luce che aveva visto nell'ombra...
Girando alla pagina successiva, lesse: cellule metastaiche al femore, alla calotta cranica,
tipico di un carcinoma mammario...
Greta guardando lo scheletro, esclamò, poverina...
è stata uccisa da un tumore al seno...
In quel momento ebbe un flash, come se vedesse la donna che aveva appena ritratto
camminare in un grande campo coltivato a grano, con una miriadie di papaveri che spiccavano nel giallo del grano, la vide adagiarsi a terra, poi sorriderle...
Poi ebbe la visione di un giovane, che attraversa lo stesso campo con dei fiori fra le mani,
raggiungere la ragazza stesa sul grano...
si inginocchiò l'uomo, offrendo i suoi fiori alla ragazza, ma in quel momento lei svanì,
mentre l'uomo si dissolveva lentamente...
Un'improvvisa folata di vento dal lucernaio la spinse a salire sulla colonna dei libri e a guardare verso il mare, vide che da est si preparava una tempesta sul mare, mentre sull'orizzonte il sole già accennava il tramonto, dove notò due gabbiani volare verso la luce del sole...L'esperienza appena vissuta, pesava sul respiro di Greta, come se nel suo avesse intuito il significato di ciò che aveva appena visto e vissuto in un tempo non suo...
Ho capito disse Greta, guardando lo scheletro che oscillava nella voce del vento.
In quel momento una musica giungeva dalla tromba delle scale...
Costanza si sarà svegliata pensò Greta...
Spense la luce della piccola soffitta, poi chiuse la porta lentamente, pensando a ciò che aveva percepito...devo parlarne con Costanza, forse, potrà aiutarmi a decifrare il significato della visione...Ciao Greta esclamò Costanza!!! Vuoi un buon caffè??? Si rispose Greta...ne ho bisogno...Sei stata in soffitta??? Chiese sorridendo Costanza...
Greta raccontò a Costanza la visione che aveva vissuto in soffitta, e mentre beveva il caffè, sentì quell'essenza sconosciuta che perameava il piccolo studio...
Sullo scheletro disse Costanza, mi sono fatta un'idea ben precisa!!!
E' sicuramente stato asportato dalla sua tomba, una profanazione che qualche imbecille di studente ha attuato per procurarsi uno scheletro da studiare...
Penso che la visione sia un messaggio...
Come un messaggio chiese Greta??? Si, riprese Costanza, penso che l'anima di quella poveretta voglia che il suo scheletro ritorni alla terra.Anche l'uomo che hai visto donargli i fiori,
è un messaggio simbolico. Qualcuno li ha divisi, ora qualcuno deve riunirli...
Dobbiamo dare una sepoltura allo scheletro disse Costanza, dobbiamo portare via lo scheletro dalla soffitta...Te la senti??? Chiese a Greta??? Ma lo scheletro non è nostro disse Greta. pensando alla reazione di Roberto...come reagirà Roberto...
Costanza riprendendo la parola esclamò, Roberto capirà...Gli racconteremo di quello che abbiamo vissuto, e della scelta che abbiamo preso...
Poi, senti Greta, a me dispiacerebbe non poco, se un giorno scoprissi che hanno profanato la tomba di mio marito, non avrei neanche un luogo dove portargli un fiore...
A volte scherzando con lui gli dicevo: ti ricorderai di portarmi una rosa rossa, ogni volta che in sogno ti darò un bacio??? In quel momento Greta, guardando gli occhi di Costanza, vide che il mare tracimava del profumo antico delle rose...
Pianse Greta., pensando a Roberto, una rosa rossa,
ogni volta che in sogno di darò un bacio...




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