domenica 7 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPIOTLO VI
Greta, guardando Costanza chiese,
Chi è?
Non lo sò,
rispose Costanza mentre si versava ancora del te.
Me l'ha regalato Roberto alcuni anni fa, mi aveva detto
d'averlo trovato in una bancarella di robe usate,
sai, quei mercatini delle cose vecchie...
Greta trasalì pensando a Roberto al piano di sopra
addormentato con le finestre aperte,
avrà freddo? pensò...
Vieni, ti accompagno alla porta,
disse Costanza, prendendola sottobraccio.
Greta, si stupì della leggerezza dei passi di Costanza,
e al suo fianco percepiva un'energia strana,
ora che era così vicina, poteva guardarle il viso senza rughe,
la limpidezza dello sguardo, le suggeriva un'età diversa da quella
che gli aveva detto Roberto.
Costanza sorrise, intuendo i pensieri Greta, si ho più
di cent'anni, ma la natura è stata benigna com me,
mi ha fatto invecchiare solo quando se ne ricordava...
Risero di cuore le due donne, mentre Greta le baciava la guancia,
dicendole con un dolce sorriso:
arrivederci Costanza...
Greta, salendo le scale, si voltò a guardare la porta che si chiudeva,
mentre con lo sgardo cercava la targhetta che aveva notato affissa alla porta,
ma non vide nulla...
Possibile meditò, ridiscese le scale piano, piano, guardando ora da vicino
ed ispezionando la porta, distinto la toccò anche con le mani,
si accorse che là, dove cera la targhetta una colorazione diversa del legno,
faceva intuire che era stata rimossa...
Risalì velocemente le scale per andare a svegliare Roberto,
ma entrando nella camera da letto vide che il letto era vuoto.
Guardandosi intorno per cercarlo, lo vide sul terrazzo intento,
a farsi la barba, mentre guardava il mare.
Greta, in punta di piedi, con la leggerezza di una farfalla
lo colse alle spalle, baciandolo sul collo.
Ciao Amore, disse lui, sei tornata da un lungo viaggio?
Si, disse lei, abbracciandolo da tergo.
Roberto voltandosi,con la schiuma da barba che prelevava sul viso,
con l'indice della mano destra
mentre Greta lo teneva stretto per i fianchi, cominciò a disegnarle il viso.
Le puntò la punta del naso, sorridendo...
poi il mento, ora le guance,
ma Greta si avvicinava inesorbilmente,
ora in quell'unico spazio senza schiuma, come in un spicchio di cielo,
si baciarono dolcemente,
mentre Greta, sussurrava,
Amore mio...

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