domenica 21 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXVII

Chissà che tipo era???
Disse Costanza a Greta guardando il cranio dello scheletro che intanto oscillava nel vento che filtrava dalla navata a travi aperte del tetto.Greta, alzando la candela per illuminare il cranio, esclamò:aveva tutti i denti, segno che era giovane...
Costanza, rabbrividì, guardando che l'ombra dello scheletro sul muro era una figura piena,
si poteva vedere il profilo di una donna...
Guarda l'ombra sul muro disse Costanza, sottovoce, a Greta...
Cosa...indietreggiando dallo scheletro, Greta vide l'ombra oscillare
sul muro al vento, in quell'attimo sentirono un'essenza sconosciuta,
il profumo del tempo, invadeva la piccola soffitta...
Costanza si appoggiò al braccio di Greta,
come se le gambe gli fossero mancate per un'attimo.
In quell'attimo, la sfolgorante luce di un fulmine illuminò
l'aria che respiravano,
ora l'ombra emanava la luce di un sorriso, due occhi neri limpidi
come una notte stellata, guardavano nella direzione loro occhi...
Il rombo tonante del tuono che seguì,coprì i passi veloci, dell'immediata fuga,
delle due donne...
Sceserò velocemene le scale con la candela accesa ad illuminare i gradini, poi sul pianerottolo antistante la soffitta si fermarono per prendere fiato,
un attimo disse Costanza, ho il cuore che mi esce dagli occhi...
oscillava la luce della candela fra le mani tremanti di Greta...mentre con la voce rauca dall'emozione sussurrava: l'hai vista anche tu???
Si, rispose Costanza ansimando, hai visto i suoi occhi???
Era un'espressione dolce,benevola,
sembrava che ci sorridesse...
Intanto la luce della piccola candela si affievoliva, consumando lentamente,
scintillando sulle ciglia delle due donne, illuminava il fluire del tempo, mentre ascoltavano
il dissolversi della tempesta...
Anche il vento, adesso modulava adagio,
Costanza chiese a Greta di illuminare il fondo scala, guarda Greta, lì vicino al portone dell'ingresso c'è il contatore della luce, vai a vedere se è tornata la corrente.
No, disse Greta, non ti lascio quì da sola, vieni anche tu...
Piano, piano, scesero fino all'androne, Costanza sollevò l'interruttore del contatore, in un attimo l'androne s'illumino della luce delle lampade, oh.oh, è tornata la corrente,esclamò Costanza...
Vieni in casa, disse Costanza, facciamoci un punck, ho bisogno di qualcosa di forte...
Greta intanto, con lo sgardo, cercava il piccolo libricino di poesie, ma non lo vide???
Poi guardando sul terrazzo, lo vide appoggiato sul davanzale della balconata, si sarà bagnato della pioggia? Guardando da dietro i vetri vide invece che era asciutto???
Aperto al chiarore delle stelle,...uscendo sul terrazzo, percepì l'essenza che prima aveva inondato la soffitta, guardando la pagina aperta dal vento, lesse:
" IL PROFUMO DEL TEMPO "
Nel mio cuore
brillano le stelle
del tuo sorriso,
sulle mie ciglia calde
il sapore
dei tuoi baci,
tra le nude mani
del vento
l'essenza
di un fiore
a cui puoi solo
donare
la rugiada
dei tuoi
occhi


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