domenica 28 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "



LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXXVI
E' quasi buio disse Costanza, guardando il cielo dal lucernaio, io vado a preparare la cena.
Inutile dirti che sarai mia ospite...Oh, si, rispose Greta!!! Io mi fermo ancora un pò,quì, in soffitta! Vorrei mettere un pò di ordine...Costanza parlando sulle parole di Greta...disse:
o vuoi ancora indagare??? Sorridendo, uscì, dalla soffitta...
Greta, rimasta sola, continuava a guardarsi intorno, in cuor suo cercava qualche indizio, appunti, che potessero rivelare qualche traccia sulla donna della quale Roberto aveva fatto decodificare il DNA alla GENELEX...E se poi, il DNA fosse veramente dello scheletro???
Arrovellandosi Greta, si appoggiò con la mano al foglio di carta millemetrata, inavvertitamente lo staccò dalle puntine che lo tevevano sospeso al muro...
Il foglio cadendo al suolo liberò la visuale sul muro che occultava quando era disteso,
ora sul muro c'erà affissa una vecchia lavagnetta, di quelle in uso nelle scuole, su cui si scrive con il gesso. Avvicinandosi vide disegnata una sfera, mancante di un quarto semisfero superiore, dove si poteva osservare il nucleo della Terra...Alla sinistra della sfera, sulla lavagna vi erano scritte delle date incolonnate sotto la voce: ECLISSI. A destra della sfera vi erano elencate date e luoghi, sotto la voce:TERREMOTI - VULCANI.
Poi, in fondo alla lavagna lesse: proprietà ottiche applicate alla gravità.
Notò poi, in alto, quasi sul bordo della lavagna, il piccolo disegno di un cuorino,
leggendo nel cuore: ciao Amore ti Amo...
In quel momento la voce di Costanza irrompeva nella tromba delle scale: Gretaaa...èèè...prontooo...daaa...mangiareee...
Sorrise Greta, la voce di Costanza arrivava con l'eco del vento
insieme ad un buon profumino!!!
Greta spense il computer e la luce della soffitta,
mentre chiudeva la porta guardò lo scheletro
illuminato dalla luna che filtrava dal lucernaio
pensando al piccolo libricino di poesie,
come se una voce sussurrasse nel vento...
Entrando in cucina Greta chiese a Costanza, cosa beviamo stasera???
E' una serata speciale disse Costanza, dobbiamo festeggiare le nostre scoperte in soffitta,
guarda lì, nell'antina della credenza c'è un vino rosso d'annata...
Greta aprendo l'antina vide che c'erano molte bottiglie: leggendo le etichette: Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Fresia, etc,etc, Tutti splendidi vini disse Sorridendo Costanza, ma stasera...
guarda dietro, in fondo...Greta estrasse una bottiglia un pò impolverata.Poi lesse:
Brunello 1999...Capperi!!! Esclamò Greta, chissà che buono, perchè non la teniamo per quando torna Roberto??? E' brava provolona, disse Costanza: così se lo beve tutto lui...
Greta, stappando lentamente la bottiglia guardò Costanza...
Costanza con l'aria un pò burbera: non mi provocare!!!
Greta versò il vino senza commenti, ma vide Costanza cimponarsi l'intero bicchiere,
aaa...Esclamò!!! Avevo sete, e poi a fa sang...e a fa bin...
Greta, assaggiando il vino, disse:profuma di legna...
Si, disse Costanza, ridendo, adesso accendiamo il fuoco...
La serata limpida sul mare, liberava nell'aria il profumo dei pini di mare
ricoperti di salsedine, lontano sull'orizzonte bianche ali di gabbiani, tracciavano le costellazioni riflesse sul velo trasparente del cielo...Accendo un incenso disse Costanza, saà mai le zanzare,..Profumava l'essenza, l'ambiente, Greta guardandosi intorno cercando il libricino di poesie, non lo vide...pensò al terrazzo??? O nel piccolo studio???
Poi, il profumo dell'essenza emanava quel sopore che aveva già sentito la notte della tempesta in soffitta, sarà sul terrazzo...Vado a chiudere il finestrone sul terrazzo disse Greta a Costanza, ho un pò freddo...
Il libricino era adagiato sulla balconata, come se l'aspettasse, Greta,
lo raccolse con il cuore in gola, intuendo il legame fra il piccolo libro di poesie e lo scheletro
in soffitta...Ma chi l'ha scritto??? E poi quanti anni ha??? Quando leggo le sue poesie, sembra che siano appena state scritte, o forse è solo la magia della poesia, che sopravvive al trascorrere del tempo...
Esitando fra le dita, aprì a caso fra le pagine...
In quel momento dal mare si levò una brezza di vento come una carezza fra i capelli
mentre la luna illuminandogli il viso, rivelò le lacrime che lentamente, ritornavano al cuore...
Lesse in silenzio, come se ascoltasse la voce del vento:
Solo
un piccolo
bacio
ti mando
questa sera
Amore
mio



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