martedì 23 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXXI

Non sono stanca, disse Costanza rivolgendosi a Greta. Anzi, visto che siamo già in piedi a quest'ora, possiamo andare al porto a comprare del pesce dai pescatori e poi andiamo sulle colline a prendere dell'insalatina fresca e dei pomodorini, sai quì, da queste parti, sono eccezionali...dolcissimi...
E tutto questo dovremmo farlo a piedi? Sorrise Greta tenendosi la pancia...
Ti va a vestirti, quando sei pronta passa a chiamarmi...
Greta, intuendo una sorpresa, salì al piano superiore a prepararsi.
Prima di uscire si collegò ad internet, per leggere l'email di Roberto,
Gioia esclamò, leggendo...
Poi scrisse: Ciao Amore, un bacio splendido come un'alba sul mare...
P.S. Le alghe sono spravvisute, anche se la fosforescenza si è attenuata...
penso che manchino di qualche elemento essenziale, fuori dal loro bios e senza radici,
è un miracolo che siano ancora vive...
Informami subito, quando sarai arrivato a Boston, sono in pensiero...
Un bacio...
Spense il computer Greta, poi guardando le alghe vide che erano senza acqua di mare,
L'acqua salata, ma certo...
Chiuse la porta a chiave, raggiungendo Costanza che l'aspettava nell'androne.
Dove vai chiese Greta a Costanza, vedendola incamminarsi verso il piccolo cortile della palazzina,..
Ho un piccolo garage, dove tengo delle cianfrusaglie...
Costanza, aprendo la porta del garage chiese a Greta di chiudere gli occhi, dopo un attimo esclamò guarda Greta: una splendida vespa 125 di colore blù luccicava alla luce del sole!!!
Che bella esclamò Greta!!! Ha i portapacchi anteriore e posteriore, ma sei capace di guidarla??? Guidarla??? Rispose Costanza, questo gioiello: sono le mie gambe...
alla manutenzione provvede Roberto, con questa scusa la usa come se fosse sua...
E' veramente bella rispose Greta, posso guidare io???
Sei capace a Giudarla??? Sorrisero le due donne con allegra complicità...
La strada panoramica sulla scogliera, offriva una visuale splendida di tutta la costa, la brezza calda del mare, era una dolce carezza del vento...
Greta, ogni tanto, Accelerava a manetta, Costanza dietro, cingendola ai fianchi, diceva:
va pian...va pian...che mi a sun ancura giù...
Mentre Greta se la rideva di gusto...
Al porticciolo comprarono del branzino, mentre dai contadini, oltre a frutta e verdura, Greta acquistò delle splendide rose...
Ritornando verso casa, Costanza chiese a Greta di fermarsi davanti alla tabaccheria ubicata sulla piazzetta. Che fai fumi? disse Greta Ridendo...
No, vado a comprarmi dei fiammeri e delle candele, la tempesta non mi frega più...
Greta rimasta fuori ad aspettarla, rivolse lo sguardo verso il tetto della loro casa, meditando di li a poco, di andare in soffitta ad indagare...
Ragù, accovacciato davanti all'uscio dell'androne, le aspettava...
Ragù, Ragù, esclamò Greta, abbracciandolo di coccole, sei tornato...
Ha là fam, disse Ridendo Costanza...


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