giovedì 11 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XIV

Mentre tu conti le stelle, vado da Costanza,
prima di andare,voglio stare un pò con lei.
Si, disse Roberto, è una sera particolare questa,
il cielo è limpido, mi ricorda quando passavo le notti al telescopio
a cercare la stella " Assenzio ":
Sorrise Greta, Assenzio, vuol dire che non c'è?
Sorrise Roberto, esiste!
E' la più piccola,
ma quando sorride è più la grande...
Greta, entrando nel piccolo studio,
rimase incantata dalla disposizione della libreria,
occupava tutte le pareti, al centro della stanza un mappamondo,
due poltrone vicino alla finestra,un'antica scrivania, stile marina militare,
in uso sui vascelli, poi nell'angolo estremo della stanzetta, un'antico cannocchiale
galilegliano, in ottone, esteso verso il lume della finestra.
Costanza, guardava il mare dalla finestra, sembrava assente fra i suoi pensieri,
Greta avvicinandosi alla libreria, ripeteva mentalmente: quarto ripiano,
penultimo libro a destra...
Guardando verso Costanza, disse : che bella libreria!
Costanza, voltandosi di scatto, con l'aria sorpresa, esclamò: ti piace?
Quanti libri,enciclopedie tematiche, c'è tutto lo scibile umano, esclamò Greta,
mentre si avvicinava al quarto ripiano, penultimo libro a destra, ripeteva mentalmente.
E' questo che cerchi? Sorrise Costanza, sporgendole il libro:
Greta, prese il libro fra le mani, ma con lo sguardo, era al quarto ripiano, si stupì dello spazio vuoto, dove aveva visto roberto prelevare quel manoscritto o che cosa fosse...
Il libro era leggerissimo fra le mani,Greta, si accorse che in realtà, era un foglio a4 tipico delle stampanti, con dentro una fotografia in bianco.
Guardando la copertina, leggendo il titolo, trasalì:
L'EQUAZIONE DEL DIVENIRE
A piè di pagina
Costanza Grazziolin
Alzando lo sguardo verso Costanza, disse:
che strana questa foto, non c'è impresso nulla,
Guarda bene disse Costanza!
Continuando a parlare: la realtà è un continuo divenire,
è quello che non c'è in questo istante sulla foto,
siamo noi due in quest'attimo,
se potessimo spostarci in una frazione di tempo nel futuro,
vedresti nella foto, noi due.
Che bello sarebbe poter viaggiare nel tempo, disse Greta...
Sorrise Costanza,non ci saremmo mai incontrate,
passato e futuro, non esistono,
sono enti matematici astratti, virtuali,immanenti,
Il tempo, è un'invenzione umana!
Eppure Einstein, ha teorizzato che superando la velocità della luce
il tempo scorre all'indietro, disse Greta, convinta.
Costanza rispose nell'immediatezza, dicendo:
non conosceva le ferrovie italiane...
Scoppiarono a ridere, tenendosi fra le mani.


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