sabato 20 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXVI
Costanza, dal terrazzo di casa chiamava Greta...
Gretaaa, Gretaaa...
Che c'è??? Chiese Greta,affacciandosi dalla finestra della cucina,
Chiudi tutte le finestre,disse Costanza, si prepara una tempesta sul mare,
e come sempre resteremo senza corrente...
Andiamo nella soffitta di Roberto, ci saranno delle candele che potremo utilizzare.
Costanza, di lì a poco, era davanti all'uscio di casa di Roberto, dove Greta, l'aspettava sul pianerottolo. Non so dov'è la chiave disse Greta? Ma è quì, attaccata al porta chiavi appeso alla parete, quì di fianco alla porta...Eccola rispose Greta!!!
Il cielo cupo avanzava dal mare, minaccioso, illuminando l'orizzonte con fulimini , il chiarore illuminava a giorno per un istante, poi il buio esploso dal rombo dei tuoni.
Greta, aprendo la porta della soffitta, esitò ad entrare, il buio nella stanza era fitto, solo una lieve luce filtrava dall'abbaino sul soffitto.
Costanza, la teneva per la maglia, da tergo facendole coraggio...
Un fulmine, improvvisamente, illuminò uno scheletro, appeso a due passi dalla porta...
Costanza cacciò un urlo terrificamente,
mentre Greta rimase in silenzio, gelata dalla visione,
dietro front di corsa, poi si fermarono, e guardandosi negli occhi, si fecero coraggio...
Ritornando sui passi della fuga, lentamente, si trattenevano fra le mani, vicine, con gli occhi in avanscoperta e il cuore in gola...
Hai visto anche tu uno scheletro disse Costanza...Siiiii, rispose Greta,fra i denti come se avesse paura che qualcuno potesse ascoltarle???
Sull'uscio della porta della soffitta, si fermarono...
aspettando che un fulmine illuminasse a giorno la piccola soffitta...
L'aria elettrica, dava un profumo ai travi del sottotetto, ricordava l'odore delle navi ancorate al porto, impregnate di salsedine...
Il buio, infittito dalla sera, rese cieche le due donne.
Dove sei? disse Costanza! Sono quì rispose Greta...
poi rinsavendo si scoprirono abbracciate dalla fifa...
Sbang...la luce fulminea seguita da un tuono terrificante, illuminò la piccola soffitta,
lo scheletro era appeso sempre lì...ma questa volta Greta vide una candela eretta su un piattino da caffè, su una piccola scrivania in fondo alla stanza...
Trattenne con forza, Greta, il tentativo di fuga di Costanza...
Calma, calma...ho visto un candela sulla scrivania...
Camminando a tentoni, nel buio, le due donne, mano nella mano raggiunsero la scrivania...
Eccola... disse Greta...hai portato i cerini chiese a Costanza???
No...E adesso??? pensò Greta...
Se c'è la candela, ci sarà qualcosa per accenderla, disse Greta...
Costanza, scandagliando con le mani la scrivania, aprì l'unico cassetto, ubicato al centro dell'antica scrivania. A tentoni, trovò un accendino... tieni Greta, ho trovato un accendino...
Bene rispose Greta... dopo due tentativi, la piccola fiammella dell'accendino rischiarava la piccola stanza, accendendo la candela sulla scrivania, Costanza si accorse della presenza di altre candele, appoggiate e ubicate in vari punti della soffitta.
Accendi anche queste disse Costanza, guardando con paura lo scheletro, illuminato dalla luce fioca delle candele...
Sarà vero disse Costanza??? Greta avvicinandosi con cautela, con la candela accesa fra le mani, sembra di si...E chi sarà mai??? Riprese Costanza...
Scoppiò a ridere Greta, guardando Costanza...
Che c'è da ridere??? siamo davanti ad uno scheletro, e tu ridi???
Costanza, aveva tutti i capelli coperti dalle ragnatele, e alla luce delle candele appariva impaurita e con la voglia di filarsela...
Greta, intanto guardandosi intorno, vide pile di libri accatastati, mappe geofisiche della terra,
e, un, enorme foglio di carta millimetrata appesa ad una parete, dove si potevano distinguere degli assi Cartesiani proiettati verso l'infinito...
Notò poi, un piccolo ritratto in bianco e nero, appeso alla parete vicino alla scrivania.
Avvicinandosi incuriosita, vide il viso ossuto di un uomo, e in basso a destra del ritratto un nome...
Avvicindosi ad un palmo di naso lesse:Henry Cavendish.Ti dice niente il nome Cavendish chiese Greta a Costanza??? Se la memoria non mi inganna dovrebbe essere quello scienziato che ha pesato la Terra con una bilancia a torsione...Anzi, ne sono sicura...
Adesso che ci penso...ogni volta che mi peso gli mando tanti di quegli accidenti...
Forse abbiamo scoperto un delitto??? Esclamò Costanza, questo scheletro di chi era???
E' lo scheletro di una donna, disse Greta, si vede dal bacino, poi se ti avvicini, puoi notare un numero diverso su ogni osso, che corrisponde ad un termine, è uno scheletro vero, utilizzato da Roberto per gli studi di anatomia...Alla facoltà di medicina era in uso a fine corso di laurea, passare lo scheletro ad una matricola...E perchè lui non la passato ad un'altra matricola???
Chiese Costanza??? Già, rispose Greta, Guardando più attentamente lo scheletro noto che oltre ai numeri, vi erano incise delle tacche metriche, come se le proporzioni scheletriche corrispondessero a delle grandezze altrove codificate...
Ho capito disse Greta!!! Su questo scheletro ci sono degli studi non codificati sui libri di medicina, ci sono ricerche in corso...poi guardando la colonna vertebrale esposta, notò,
una scalfitura, come se fosse stato prelevato del tessuto osseo, vicino una piccola data:
1121 a.C. Guarda disse Greta a Costanza, Roberto con il decadimento del radio Carbonio è riuscito a stabilire l'anno di nascita di questa persona...
Intanto la tempesta aveva raggiunto la costa, tuoni e fulmini, il mare grosso, incutevano timore,
ma c'era un'aria strana in quella soffitta: qualcosa di più grande aleggiava,sospesa fra la curiosità delle due donne e l'aver scoperto improvvisamente sulla scrivania, un oggetto interessantissimo: Cos'è chiese Costanza? E' una bolla, come una bolla???rRiprese Costanza...Si, è una bolla per misurare i piani, o forse altro???




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