mercoledì 10 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "



LA CASA SUL MARE
CAPITOL XI
Respiravano all'aria aperta Roberto e Greta,
mentre il vento, soffiava dal mare
il dolce tepore di fine settembre.
Dov'è il sole esclamò Greta...
quanto tempo siamo stati nella grotta...
incredibile, in grotta non hai il senso del tempo, del suo scorrere,
del suo divenire.
Mentre risalivano la scogliera, Roberto, liberò Ragù dal collarino,
vai Ragù... disse sorridendo...
Perchè l'hai liberato?
Esclamò Greta...
E' un randagio che vive libero, e penso che la grotta
sia il suo rifugio dove va a passare le notti, o a ripararsi
dai temporali.
E poi, voglio che sia lui a scegliere,
la libertà è un dono prezioso!
Di lì a poco, Ragù era sparito alla loro vista.
Guarda il mare disse Greta, ha dei colori stupendi...
Nell'imbrunire della sera si denudarono in riva al mare,
nuotando come farfalle nel chiarore limpido della luna
fin dove l'occhio si perde sull'orizzonte...
Costanza, dal terrazzo sul mare,
li guardava incantata,
ora la luna adagiata sul mare, rifletteva,
un bacio.
Roberto e Greta,
rientrando,
si accorsero che l'uscio
di casa, di Costanza, era socchiuso,
e un silenzio d'attesa
era dietro la porta.
Si guardarono negli occhi, un attimo,
poi Greta bussò...
Signora Costanza con un tono di voce elevato e gentile,
di li a poco la porta si aprì lentamente...
Si, disse Costanza...
Come sta? Esclamarono Greta e Roberto
all'unisono.
Bene, rispose Costanza,
con la voce salina che mascherava un pianto.
E che cos'è questa tristezza disse Roberto,
è sempre aperto il ristorante da Costanza?
Siamo affamati!!!
Le braccia che si schiudevano ad accoglierli,
mentre un sorriso di gioia illuminò il viso di costanza,
dove una piccola lacrima
brillava
la luce del mare




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