lunedì 22 marzo 2010

" LA CASA SUL MARE "



LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXIX
Avrai fame disse Carolina a Roberto, mentre apriva la porta di casa di Galileo.
Si, rispose Roberto, entrando nel living, illuminato da pareti a vetro, da dove si poteva godere il panorama su Manhattan...
Che bello disse Roberto andando verso una delle grandi finestre, si vede tutta la baia...
Carolina, adagiò la valigia di Roberto al muro, poi disse:
vado a recuperare qualcosa da mangiare, quì intorno e pieno di fast food!!!
A presto esclamò, uscendo dalla casa...
Roberto rimasto solo in casa, si guardava intorno incuriosito,notò una foto su una scrivania rivolta verso la baia, avvivinandosi, si riconobbe insieme a vecchi compagni di studi, sorrise riconoscendo gli altri componenti del gruppo. Democrito, Cartesio, Archimede, Galileo, Einstein, Maiorana, Hubble...Come eravamo giovani...pensò...pieni di entusiasmo...
Guardando verso, una piccola rientranza della stanza,notò un personal computer da tavolo,
Chissà se ha una connessione internet?
In un attimo il computer era online, fantastico esclamò Roberto, pensando alla potenza del pc che si apprestava ad utilizzare.Sarà un quad core...Galileo sceglieva sempre il meglio...
Collegandosi ad un portale della posta online, scrisse una email a Greta:
Ciao Amore, come stai, sono a New York da poche ore, sono ospite di un vecchio amico.
Quì è già sera, da te albeggia, vorrei svegliarti con un bacio: SMACKKKK...
Controllando la posta in arrivo,
si accorse dell'email che Greta gli aveva mandato, il giorno prima.
Ma è oggi, pensando al fuso orario...
Mi manchi Amore, ieri sera io e Costanza siamo quasi morte dallo spavento,
cè stata una tempesta sul mare,
ti aspetto, a presto, ti Amo...
Roberto spense il computer, poi si adagiò sul divano, mentre la stanchezza,
lo invadeva con il torpore del sonno, si lasciò andare ad un sonno profondo.
Svegliandosi all'interno di un sogno, vide lo sciamano, vestito in doppio petto camminare per le vie di New York, portando la sua ventiquattro ore...
Si svegliò di soprassalto, ma certo, è stato lui, a rubarmi la valigetta, chissà cosa pensava di trovarci dentro, adesso che ci penso...tutte quelle domande sul mio lavoro...
In quel momento, senti la serratura dell'ingresso aprirsi, vide Carolina entrare con dei pacchetti fumanti e delle birre in lattina...
Stavi dormendo chiese Carolina??? No, mi ero solo rilassato un attimo.
Hamburger,patatine fritte ed hod dog, Non male disse Roberto, fa bene alla linea, disse sorridendo...
A proposito di Galileo, disse Costanza, lì su quella scrivania, troverai le sue ricerche.
Si occupava un pò di tutto, mi faceva persino ritagliare anche alcuni trafiletti di giornali e riviste, dove ci fosse una notizia che potesse interessarlo...
Un genio, rispose Roberto...E la sua vita sentimentale??? Chiese Roberto...
Quando scoprì la sua seriopositività, non ha più voluto conoscere nessuno, rispose Carolina.
Bè, lo capisco, l'AIDS è considetata la peste del secolo, è difficile incontrare una persona che accetti la tua malattia, con tutti i rischi che ne derivano.Rispose Roberto.
Le due birre bevute, accentuarono il torpore del sonno, la stanchezza ora si notava sul viso di Roberto: Carolina lo aiutò ad adagiarsi sul divano, poi prese un cuscino, dove Roberto si lasciò andare, in un attimo dormiva...
Carolina, ritirò gli avanzi in un sacchetto per l'immondizia, prese il soprabito, ma prima di uscire,
si avvicinò a roberto, e mentre lo guardava si avvicinava con il viso, delicatamente lo baciò, respirando l'aria di un sogno, un'essenza sconosciuta...
Rimase turbata Carolina, sentì il profumo di una donna che aleggiava nella stanza...
raccolse il sacchetto che aveva adagiato sulla tavola,lasciando un biglietto, manoscritto con una biro rossa: Quando partirai per Boston, lascia le chiavi di casa in portineria, il custode è al corrente della tua presenza nell'appartamento. Stai bene, arrivederci...Carolina

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.