domenica 14 marzo 2010

" LA CASA SUL LAGO "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XVII

Entrando nel cuore della grotta,
Greta si stupì di non vedere Ragù?
Ragù, Ragù, chiamava Greta, nessuna risposta,
anche Roberto guardandosi intorno, constatò che la grotta
era completamente vuota.
Che strano disse Greta, mi sembrava d'averlo visto entrare
attraverso la fenditura.
Può darsi abbia deviato prima del dirupo, avrà trovato un sentiero laterale,
disse Roberto.
Che bello quì, disse Greta, c'è un silenzio, e questa luce eterea,
che illumina come se ci fosse la luna
adagiata sul fondo del lago.
Gli occhi negli occhi,
una luce dell'anima ora li attraversava,
abbracciati ad un bacio,
si scambiarono il cuore, in quel dono
che d'Amore
attraversa l'infinito.
Ora dormono nel silenzio
etereo, della luce del lago,
che è una melodia.
Si sognano, si amano,
si perdono e si ritrovano, si chiamano,
si nascondono,
s'incontrano in riva al piccolo lago.
Schiude gli occhi Roberto, guarda Greta addormentata
al suo fianco, sorride mentre le soffia sulle labbra
ancora un bacio.
Una luce nuova negli occhi di Roberto,
mentre in silenzio, guarda il lago,
gli illumina l'idea che forse Ragù si era tuffato nel lago,
conoscendo un passaggio sommerso verso un'altra grotta.
Si staccò, delicatamente da Greta, per non svegliarla,
e con passo felpato cominciò a camminare intorno al lago.
Guardando con attenzione i riflessi della luce sulla superficie,
si accorse che una tonalità verde smeraldo, si sviluppava
da un punto ad una profondità stimata sui cinque metri.
Ecco il passaggio esclamò Roberto!!!
Greta, si era svegliata,
sentento la mancanza del corpo di Roberto al suo fianco,
dove sei? Esclamò...
Vieni Greta, guarda in fondo al lago, a cinque metri circa,
non vedi anche tu, quella tonatilà di colore, sembra verde smeraldo,
disse Greta.
Penso sia un passaggio sommerso, per un'altra grotta, disse Roberto,
E penso che Ragù la conosca, deve essersi immerso, incuriosito
dal chiarore verde che proviene da quella profondità.
Roberto si denudò, manifestando l'intenzione di volersi immergere
nel lago, stai attento disse Greta,
se c'è un passaggio torna su a dirmelo,
non ti mando da solo.
Roberto prese una leggera rincorsa, e con un tuffo di testa, sparì
agli occhi di Greta.
Greta lo guardava nuotare verso quella tonalità smeraldo,
e con il cuore in gola, aspettava.
Ad un tratto Roberto spari dai suoi, segno che aveva trovato il passaggio,
di a poco riemerse, riprendendo fiato.
Che meraviglia disse Roberto, c'è una grotta enorme,
parallela a questa, comunicano fra di loro le acque e le alghe.
Ragù è appollaiato su una grossa roccia, penso stia dormendo...
Sai che l'acqua è calda!!!
Si tuffarono insieme, per mano attraversando il passaggio
sommerso, verso quella luce verde smeraldo.
Nuotando nel lago salato della grotta parallela, poteva ammirare
le stalagmiti brillare di verde, mentre la volta della grotta, costellata di mini stalattiti,
brillavano d'azzurro turchese.
E' splendida disse Greta, la natura crea opere d'arte, impareggiabili.
Roberto, guardando Greta, sorrise dolcemente,
il tuo viso brilla delle sfumature, della grotta.
Il silenzio di un bacio
rese magico l'eco del vento,
come se si potesse udire il battito del cuore
farsi luce.
Abbaiò Ragù, dall'altura sulla roccia,
e tuffandosi li raggiunse al centro del lago,
poi s'immerse e sparì...
Abbiamo invaso il suo territorio, disse Greta,
si sarà offeso, sorrise Roberto...
Torniamo a casa disse Roberto, chissà che ora è? Disse Greta,
s'immersero per attraversare il passaggio sommerso,
ma questa volta Greta si spinse fin sul fondo del lago,
strappò un ciuffo di alghe,e con tutte le sue forze
raggiunse Roberto che la attendava all'imbocco del passaggio.
Nuotarono velocemente verso la grotta primaria,
e in un attimo furono all'asciutto.
Ragù non c'era, segno che era uscito in superfice.
Guardava quelle strane alghe Greta, sorridendo Roberto,
e adesso che ci facciamo il risotto???
Greta le ripose dentro la bottiglietta d'acqua, vuota, in plastica,
che aveva prima finito di bere, poi raccolse dell'acqua del lago,
in modo che le alghe fossero completamente sommerse.
Si vestirono velocente e in un attimo erano fuori
alla luce delle stelle.
Soffiava fortissimo il vento sul mare,
l'aria fredda della notte, cominciava,
a soffiare l'autunno.










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