giovedì 29 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

CAPITOLO XXXXXXIX

Che strano, esclamò Greta!!! Guardando la superfice del disco, non si vedono giunture, come se il materiale di cui è composto, sia una cosa unica.
Hai ragione Greta, rispose Costanza, forse sono realizzati con qualche tecnica di costruzione che non conosciamo??? Greta, sobbalzò ad un'idea??? Ricordandosi quello che aveva letto in un quaderno di appunti di Roberto, dal titolo:
LA NUCLEAZIONE
DELLE STRUTTURE CRISTALLINE
Sai, disse Greta a Costanza, penso d'aver capito come facciano a costruire una superfice
continua, di un qualsiasi metallo, fino ai diamanti, su una struttura preconfigurata
su un materiale che poi attraverso la fusione viene eliminato, lasciando in essere la struttura desiderata del metallo voluto, per esempio: l'Alluminio, il ferro, il Titanio, il Carbonio.
Quindi, disse Costanza, quel disco in realtà è un diamante!!! Esatto, rispose Greta!!!
Un diamante ha il più alto grado di resistenza, nella scala dei materiali, sia nella durezza che nella fusione, in pratica ad una certa velocità, quel disco potrebbe attraversare il Sole senza fondersi...
In quel momento, avvertirono una piccola scossa di terremoto, notando una piccola oscillazione del disco sospeso a mezz'aria...Costanza, fece rilevare a Greta, una luminescenza che avvolse il disco, durante la piccola scossa di terremoto, poi dissoltasi fra le pareti della grande grotta.
Ti sei mai avvicinata al disco, chiese Greta??? No, sono sempre rimasta nascosta dietro queste stalattiti, ti confesso che ho sempre un pò di paura...A volte riuscivo a fermarmi, per qualche minuto, poi, via, più veloce della luce...Anzi, è meglio che andiamo, il sole starà già tramontanto...
Prendi più fiato che puoi Greta, e nuota veloce, faremo tappa per respirare, alla grotta che sovrasta questa, poi filiamo per la piccola grotta, verso la superfice...
Ok, rispose Greta, sono pronta...
Nuotando, con vigore, di li a poco, passarono alla grotta superiore, Greta, fermò Costanza, aspetta, devo prendere un pò di alghe, mi servono per degli esperimenti, Costanza scoppiò a ridere, ma è la cucina giapponese...
Di lì, a poco, erano fuori all'aria aperta, il sole appoggiato sul mare, rifletteva i colori del tramonto sulla scogliera, mentre il vento, soffiava la brezza della sera...
Giunte, nel punto dove Costanza, aveva lasciato la vespa, Greta esclamò: guido io...
Costanza, sorridendo si fece il segno della croce, poi esclamò: va pian che mi su ancura giù,
Ma greta andava a manetta, mentre un polverone s'alzava al loro passaggio...
Greta, invece di andare verso casa, percorse la panoramica sulla scogliera, lo splendore del tramonto sul mare, incantava...
Quella tenue luce che lentamente dissolveva sul mare, ora era sulle ciglia di Greta, mentre la rugiada gli tracciava il viso delle prime stelle saline.
Rientrando verso casa, nell'imbrunire dolce della sera, il blu della notte, costellava la piccola casa sul mare, mentre la luna sui tetti, illuminava la piccola soffitta.
Greta, guardando il tetto della casa, vide l'antenna, puntata verso l'orizzonte del mare, come se il mare stesso riflettess il Cosmo, già pensò, la surficie del mare, è un'antenna di dimensioni enormi...dove si riflettono tutte le stelle...
Costanza, guardando Greta, esclamò sottovoce: hai pianto...
Ci sono delle piccole stelle, che ti brillano il viso, non è difficile capire, la voce del cuore...

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