venerdì 9 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXXXV
Pianse, Greta, un vuoto incolmabile che il suo gesto, aveva creato nella piccola soffitta.
Quel luogo sacro a Roberto, dove negli anni, studiando lo scheletro di Ossolina aveva raggiunto
dei risultati scientifici...Mentre guardava la tenue luce delle alghe,
illuminare la volta della grande grotta...
Ora il sapore del sale sulle sue labbra, si trasformava in un dubbio atroce: di chi era il DNA???
Che Roberto aveva fatto decodificare per irradiarlo nel Cosmo???
Costanza, intanto si era svegliata nel luccichio dell'alba, senti un languorino allo stomaco,
pensò alle sue fette biscottate addobbate con marmellata di ciliege,mentre già assaporava il profumo del caffè che con il suono fanfara annunciava il suo travasare dal beccuccio versa bicchiere... Seduta sul terrazzo sul mare, Costanza sentì il rombare della vespa rientrare il cortile...Intuendo l'accaduto dell'alba, si affacciò sul cortile...
Gretaaaa...Urlò...ho appena fatto il caffèèè...
Arrivo in un attimo, rispose Greta...
Hai portato via Ossolina, disse Costanza, sorridendo...
No, non voglio sapere dove??? Ma perchè???
Sei gelosa di uno scheletro, o di quello che rappresentava per Roberto???
Quando ritornerà dall'America, che cosa gli diremo???
Greta, prendendo la parola, disse: é ritornata in quel luogo dove tutto comincia e finisce, il mare...
Intanto Roberto, uscito dall'albergo, con lo sguardo a 360 gradi, si guardava intorno,per vedere il taxi di Orchidea...Nulla, il taxi non c'era...Poi vide una donna bellisima venire verso di lui, attraversando la strada...Roberto, non credeva ai suoi occhi: ricordando d'aver visto Orchidea vestita da lavoro con la divisa da taxista, ora, Orchidea sembrava una Dea discesa dall'Olimpo:
Roberto, andandole incontro, guardandola negli occhi le sussurrò: Afrodite...
Orchidea, fece di più, lo abbracciò a ridosso del marciapiede, quasi a stritolarlo, baciandolo teneramente, le sussurrava: Esisti...
Roberto fu colpito dal profumo di Orchidea, un'assenza dolce, inebriante emanava dal suo corpo...Roberto si staccò un attimo per riprendere il controllo di se stesso, la freschezza di Orchidea, l'aveva contanimato fino al midollo, sentiva il vigore della giovinezza pulsargli nel cuore,
come se in un attimo, il tempo fosse trascorso all'indietro, adesso Roberto aveva vent'anni...
Dove andiamo sussurrò Roberto???
Orchidea, con un gesto della mano, chiamò un taxi, poi disse all'autista: Italian restaurant Terramia
98 Salem St, North End
L'auto sfracciava veloce nell'imbrunire della sera, il traffico quasi assente, mentre le luci dei lampioni tracciavano la loro ombra sui viali...
Orchidea, intrecciò le dita della sua mano a quella di Roberto, e guardandolo negli occhi
disse: sono triste...
Lo sò, Rispose Roberto, ci stiamo facendo del male, io non dovrei essere quì, ho sbagliato ad invitarti a cena...Orchidea sorrise dolcemente, sono io che ho desiderato che tu lo facessi...
Sei bellissima, disse Roberto!!! Oggi sul taxi, eri conciata da lavoro...
Sei stupendo, rispose Orchidea, quando mi sorridi, mi viene voglia di baciarti...
Intanto il taxi, accostando davanti al ristorante, si fermò lentamente...
Orchiedea, salutando la sua collega, disse: Grazie a b
Orchidea, aveva prenotato un tavolo, nel giardino interno del locale, Robuon rendere...
Roberto, seguendo Orchidea, vide il luccichio delle candele accese sui tavoli,: Che bello, una cena al lume di candele...
Pensò alle notti passate in soffitta a studiare la dieta mediterranea...
No, esclamò Orchidea, stasera niente scienza...
Riposa la tua mente, rilassati, stasera sei con me...
Greta e Costanza, dopo essersi colazionate, si recarono in soffitta,
decise a scoprire l'identità del DNA di Eva...
Accesero il computer, mentre ordinando i libri di Roberto, davano una cronologia temporale ai suoi studi: gli anni erano rilegati nei libri, appunti e ipotesi nei quaderni a4, ora il computer comandava l'antenna sul tetto, emettendo il segnale elettromatignetico a cui Roberto aveva dato voce, con il bip del computer...Greta, trovò degli appunti fra le pagine dell'enciclopedia scientifica:
FARMACI DEMETILANTI
PER INDURRE ERRORI NELLA TRASCRIZIONE
DEGLI ONCOGENI











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