sabato 10 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE
CAPITOLO XXXXVI
Orchidea e Roberto si accomodarono,
nell'ultimo tavolo a ridosso della siepe che circondava il cortile.
Di lì, a poco, sopraggiunse una cameriera in uniforme da sera, un tailleur
blu notte da dove spiccava un bocciolo di rosa, dall'ultima asola
che racchiudeva il generoso seno.
Buonasera disse la ragazza sorridendo,,,
grazie per aver scelto il nostro ristorante, che cosa gradite
per cena???
Roberto, mentre leggeva il menù, ordinò un'insalata di mare,
poi tagliolini freschi al pesto, e una tagliata di manzo alla brace.
con insalta mediterranea,Idem disse Orchidea...
Poi guardando la lista dei vini, sorridendo esclamò: un Gewürztraminer!!!
E una bottiglia d'acqua naturale disse Orchidea sorridendo...
Che bel locale disse Roberto, elegante e romantico, lo conoscevi già???
Si, ogni tanto veniamo a cena quì, con le colleghe, sai le solite ricorrenze: compleanni,battesimi, festa della donna, etc, etc...
In quel momento sopraggiungeva la cameriera con il cestello colmo di giaccio e la bottiglia di traminer, nella mano sinistra un cavatappi.
La ragazza fece decantare il vino in un grande calice, poi offrendolo a Roberto, gli chiese di assaggiarlo...Otimo rispose Roberto,,,va benessimo...
Roberto versò del vino anche ad Orchidea, allora cin, cin, disse sorridendo...
Orchidea, esitò un attimo. poi esclamò sono astemia...ma stasera faccio un'eccezione...
Che buono disse Orchidea, sa di mandorle...
A metà della cena, la bottiglia era già vuota..la cameriera la sostituì con un'altra cambiando il cestello...Orchidea, stava bene, Roberto ogni tanto scoppiava a ridere...
Orchidea cominciava a mangiarsi le parole...
Roberto, intuendo che era giunto il momento di invertire la tendenza del bere, capovolse il bicchiere di Orchidea, versando poi dell'acqua nel calice più grande...bevi dell'acqua ti farà stare meglio...Sai penso che tu non sia astemia, devi solo abituarti gradualmente a bere del vino, piano, piano un poco alla volta...Però, che buono, esclamò Orchidea e con una carezza sulla mano di Roberto annuì, la lungimiranza del gesto di Roberto...
La tagliata di manzo era ottima, svanì in un attimo, poi Orchidea disse vuoi un dolce???
Si rispose, una panna cotta! Anch'io!!!
Mentre Orchidea ordinava il dolce, Roberto alzandosi dal tavolo,disse sottovoce, scusa Orchidea vado un attimo in bagno...
Orchidea rimasta sola al tavolo, si guardò intorno con circospezione,poi aprendo la sua borsa, prese un porta pastiglie, e aprendolo delicatamente, prese due pastiglie: una rosa,
e l'altra azzurra...Bevendo dell'acqua ingurgitò la pastiglia rosa, poi fece scivolare la pastiglia azzurra, nel calice di traminer di Roberto...
Ritornando dal bagno Roberto, vide che sul tavolo spiccava già la panna cotta, che buona, disse Roberto, mentre finiva il traminer...Si fermarono ancora a discutere seduti al tavolo, mentre il cortile si riempiva di avventori per una cena tarda...
Dopo un pò, Roberto guardando Orchidea, cominciò a farsi delle strane idee...
Lei le sorrideva, tenendogli le mani...
Roberto, sentì un dolore al basso ventre, mentre saltavano i bottoni dalla patta...
Echeggiava dentro di lui, l'urlo del Tirannosauro Rex, il respiro usciva vaporizzando dalle narici,avvolgendo Orchidea,
che intanto si era avvinata con la sedia...
Non stai bene Roberto, gli chiese con l'aria preoccupata???
Roberto, tentava invano di autocontrollarsi, niente da fare, il dinosauro,
si faveva più aggressivo e affamato...
La bestia prevaricava la ragione, il tepore del corpo di Orchidea, profuma di un fiore appena sbocciato, adesso il cuore di Roberto sembrava un treno a vapore...
Ho già pagato il conto, disse Orchidea, stasera sei mio ospite...
Roberto con la voce rauca, disse: non sto bene, chiama un taxi...
Orchidea, con un cenno della mano chiamò la cameriera...
per favore, ci chiama un taxi...
Usciamo disse Orchidea...E adesso??? Pensò Roberto, mentre gli altri commensali lo guardavano...Ho un dolore alla schiena disse sottovoce ad Orchidea, e camminando, come se fosse appena stato vittima del colpo della strega, curvo su se stesso, camminava lentamente a gambe larghe...La cameriera, preoccupata, non si sente bene, gli chiese???
Solo un pò di mal di schiena disse Roberto con la voce sempre più rauca. Orchidea, intanto se la rideva di nascosto... Usciti dal locale, Roberto, disse a Orchidea, scusami, ma una cosa così non mi era mai successa, neanche a me rispose Orchidea abbracciandolo...
Il taxi, in attesa, con la portiera aperta, fu il primo rifugio che Roberto, trovò per togliersi dall'imbarazzo della cameriera che sull'uscio li salutava, donando una rosa ad Orchidea...
Sul taxi, Orchidea,parlando al taxista disse: Philadephia 69th street...
Dove andiamo??? Chiese Roberto???
Andiamo a casa mia disse Orchidea,
mentre con il corpo si adagiava a Roberto
Baciandolo dolcemente...





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