mercoledì 7 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "



LA CASA SUL MARE

CAPITOLO XXXVIII

Guarda Ragù. disse Costanza a Greta,
è riuscito a far passare la sua testa attraverso le colonnine della ringhiera del terrazzo: Sembra incantato dalla luna sul mare. Poi c'è un cielo meravigliosamente limpido, guarda Greta, si vede la Croce del Sud, in basso a sinistra sul mare, non c'è nebbia, ne foschia, sembra di essere su un eremo privilegiato, quì a raso sul mare...Sai, Costanza, disse Greta, guardando il femore di Ossolina sulla credenza, mi è ritornato in mente lo studio di Roberto sulle metastasi ossee, delle cellule metastatiche.
Mi sono chiesta perchè un cellula cancerogena, ammesso che sia quella, abbia un'attrazione per l'osso. Ricordo, rispose Costanza, di quando lavoravo alla messa a punto della scintigrafia ossea, mi capitò di leggere degli esami di poverette, con metastasi ossee conclamate, si rilevava un focolaio di cellule in vari punti dello scheletro. Ma non ho mai visto un esame istologico, sulla caratterizzazione di queste cellule e se queste fossero effettivamente di origine tumorale.
Cosa vuoi dire chiese Greta??? Ammettiamo per ipotesi, che all'epoca in cui è vissuta Ossolina, vi fosse una medicina che utilizzava sostanze vegetali per combattere i Tumori,
tipo i funghi velenosi...La tossina fungina, oltre ad uccidere le cellule tumorali, uccideva anche le cellule sane, ed in particolare gli osteoblasti imprigionati nella matrice ossea.
Ho capito cosa stai cercando di dirmi, rispose Greta, La terapia uccidendo gli Osteoblasti attiva il sistema immunitario degli Osteoclasti per rimuovere le cellule morte intrappolate nella matrice ossea...Quindi le matastasi ossee sono un falso problema, o un problema posto in essere da un terapia aggressiva come può essere la chemioterapia...Che uccide indistintamente tutte le cellule...
Hai capito al volo disse Costanza, la cosa grave, è,che questo evento immunologico normale, viene scambiato per una metastasi ossea, e al paziente viene somminastrata un'ulteriore dose di chemioterapia che va accentuare il problema...
Povera Ossolina, disse Greta, a volte la cura è peggio della malattia...magari il suo tumore era già stato sconfitto dalla prima dose di cure, ma a causa di questa erronea osservazione, l'hanno uccisa...Se, pensi, che gli osteoblasti sono dipendenti dal flusso ematico che irrora l'osso, puoi ben immaginare che qualsiasi sostanza velenosa nel flusso ematico influnenzerà lo stato di benessere di queste particolarissime cellule, e dico particolarissime, perchè penso siano le più antiche nel patrimonio genetico del nostro corpo. A volte leggo del ritrovamento osseo di ominidi, o di dinosauri, ebbenne, come puoi ben comprendere il tessuto osseo è forse uno dei più antichi, penso che risalga ai geni del tessuto dei coralli, si, un corallo a invaginato una Medusa, trasferendo il suo DNA alla unicellularità della medusa, creando il primo archeo citoscheletro cellulare...La Medusa, poi comiciò ad estroflettere il citoscheletro, creando l'antenato di quello che ai nostri giorni, ci appare come un polipo.
Interessante disse Greta...Pensando alle alghe primigenie che aveva visto sul fondale marino della grotta segreta...L'Agar delle alghe, pensò Greta, l'Agar, perchè non mi è venuto in mente subito, l'Agar solidificando ha protetto le alghe dalla glaciazione, dalle penuria di alimenti, dalle tossine, poi pensò ai batteri che riescono a sfuggire ai veleni o a condizioni proibitive come sono appunto le solfuree, si l'agar, cristallizzando il DNA batterico lo conserva e preserva da situazioni ostili, ecco perchè acquisiscono resistenza agli antibiotici, semplicemente si cristallizzano in Agar, per superare il momento avverso.Quindi la febbre che si scatena in un'infezione è un sistema di difesa dell'organismo contro i batteri, impedendogli di cristallizzare il loro DNA in Agar...
Sai disse Greta a Costanza, penso che tutto venga dal mare, a volte mi è capitato di vedere delle stelle marine sulla spiaggia, portate a riva dal maroso, e guardandole ritornare lentamente al mare, a volte ne ho viste indugiare, come se l'aria, se l'aria, le trattenesse
in una condizione diversa di vita...Stai pensando all'evoluzione disse Costanza, anche le piante vengono dal mare, ho visto un ulivo secolare sopravvivere con le radici immerse nel mare, segno che respirava anidride carbonica dall'aria, e scomponeva sali e metalli dall'acqua di mare...
Intanto a Boston, Roberto, uscendo dalla camera dell'albergo, si guardò intorno con circospezione, guardando verso il corridoio che portava agli ascensori vide che non c'era nessuno, si avviò verso gli ascensori guardando i quadri appesi alle pareti, belli!!! Esclamò...
Poi vicino agli asensori, fu colpito da una cornice che conteneva tutti i tipi di nodi usati in marina...Sorrise Roberto, pensando alla teoria delle stringhe, oggi quasi in disuso...
manca il nodo che non si vede, perchè virtuale,la stringa esite, eccome, pensò Roberto,
sono due stringhe parallele, che non si incontrano mai, tranne che nel nucleo di una particella:
L'energia fotonica corre parallela e inversamente proporzionale all'energia tachionica,dove c'è una caduta di potenziale si forma un quanto e a seconda dell'intensità del vuoto interessato i quanti possono esser diversi fra di loro...
Greta, guardando gli occhi di Costanza che si rimpicciolivano, sulle guance arrossate dal limoncello, esclamò ad alta voce: blin, blin. stazione di Manarola, la signora Costanza è desiderata da un sonnellino...Ma Costanza non reagì, tranne che con un lieve russare sotto il naso, con un leggero tremolio delle labbra, che emetteva un flebile sibilo, simile alla brezza di notte sul mare... Greta guardando verso il terrazzo vide che Ragù era disteso su un fianco, addormentato. Greta guardò l'ora sull'orologio appeso al muro: le 24,00...Accipicchia è già notte, pensò!!! Sparecchiò il tavolo in silenzio, senza far rumore, poi si sedette sulla poltrona in vimini sul terrazzo sul mare, guardando il cielo limpido, desiderò di vedere una stella cadente, ma il cielo quella sera fece di più, brillò per un attimo la luce lontana di una nuova stella, Greta con il cuore in gola. riconobbe la costellazione di Boote, la più lontana e la più veloce nel catalogo di Hubble, il catalogo che aveva visto nel grande foglio di carta millimetrata in soffitta, che meraviglia, ora brillava lontana come una stella accesa da uno spledido desiderio d'Amore. Come siamo piccoli e insignificanti nell'infinito,pensò Greta, così breve la nostra vita...
Pensò a Roberto, e alla piccola poesia che gli aveva scritto la prima notte che avevano fatto l'amore nella grotta sul mare:

" DELL'INFINITO"

Il tuo sorriso
Amore,
niente che io Ami
o desideri
di più







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