domenica 18 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

CAPITOLO XXXXXVII

Un bip, del computer fece trasalire le due donne riportandole
alla realtà...Costanza e Greta, guardandosi negli occhi: E adesso cosa succede???
In quel momento, dal lucernaio aperto sul cielo, entrando dolcemente un refolo di vento, lasciò cadere dall'aria petali di rose, di fiori di pesco, mentre l'aria si profumava
di quell'essenza misteriosa, che le due donne avevano percepito la notte della tempesta sul mare...Il rombo lontano dei tuoni sul mare, preannunciava, una burrasca...
Il mare ondoso, cominciava già a tracimare gli scogli, spumeggiando il sale,
nei riflessi del sole,
mentre lentamente si eclissava nell'avanzare lento delle nuvole...
Ora, una luce salina, filtrava dal lucernaio, illuminando il viso di Greta, nel chiarore limpido
dei suoi occhi si rifletteva un pensiero, in una piccola lacrima,
la nostalgia, che tracimava quel mare, lungo gli argini invisibili del cuore...
Costanza, accolse in silenzio, fra le sue braccia, il cuore di Greta...
Abbracciandola teneramente, sussurrò: Piangi Greta, lascia che la marea tracimi il tempo e lo spazio, resteranno poi, quelle piccole stelle, dal sapore di un bacio...
Roberto, intanto da Boston decise di formattare, cancellare, i file nascosti.
Di li, a poco, il computer nella soffitta si riavviò da solo,
ora sul monitor, come sfondo, appariva
la fotografia di Manarola, sul mare...
In quel momento, il chiarore di un fulmine, rivelò il profumo del mare,
mentre la luce di piccole stelle, brillavano le ciglia di Greta e Costanza:
mentre in silenzio guardavano la presenza di Ossolina
sorridere l'Infinito...
Il maroso, echeggiava sulle ali del vento, mentre lo scrosciare violento della pioggia
ticchettava sul tetto della piccola soffitta sul cielo.
Costanza, alzandosi, chiuse il lucernaio, per impedire che la pioggia bagnasse dentro la soffitta, mentre l'ombra della sera scuriva sul mare, Greta accese delle candele,
fra le sue mani il piccolo libro di poesie, schiariva le sue pagine all'ombra di una piccola fiammella profumata di mare...
Leggo io disse Costanza...Greta, appoggiò la testa sulle ginocchia di Costanza, guardando la tenue luce che filtrava dal lucernaio...
Costanza, provando a leggere, si accorse che la voce non usciva dalle sue labbra, mentre il cuore inondava le ciglia di quel sapore antico...
Greta, ascoltando, in silenzio, era sulle ali di un bacio sul mare...
Una voce indistinta, emergeva dal silenzio, limpida come il mare, nella rugiada sui fiori.
Com'è limpida l'acqua del cuore
è acqua di mare
riflette le trasparenze dei cieli tersi
l'anima
E' acqua di sorgente
dove si ritrovano le stelle
sulle bianche labbra
di conchiglie di luna
E' acqua pura
non ha fondo di terra
o di montriglio
scorre limpida e chiara
sui battiti del cuore
E' un dono d'Amore
alla fine del giorno
fra le braccia della sera
il bacio della rugiada
che riesce ha raggiungere
il cuore





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