martedì 27 aprile 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

CAPITOLO XXXXXXVII

Roberto, ritornando in albergo, notò Alessandra seduta su quella vecchia panchina, che li aveva ospitati la notte del dolore...In silenzio,
si sedette al fianco di Alessandra, senza parlare...
Alessandra, prese la parola: ti aspettavo...Lo so, rispose Roberto, per noi che abbiamo toccato l'abisso, vissuti come alberi nel vento, il ritrovarsi in una dolce primavera,
sarà sempre come rinascere. Sei ancora bellissima, ora hai anche, il fascino del tempo,
quando sorridi, si apre uno spicchio di cielo sulla vita...
Devo confessarti una cosa disse Alessandra, la sera che stavi male,
ti ho baciato, mentre tu sognavi...
Ecco, io, prima di salutarti, vorrei un bacio solo mio..., un bacio da ricordare, da portare nel cuore, per sentirmi ancora una donna e non uno straccio trovato su una panchina...
Roberto, senza parlare fece girare Alessandra, mentre lui restava seduto con le spalle attaccate alla panchina. Lei si accovacciò fra le sue braccia, ascoltandogli il cuore, quel cuore che aveva tenuto sotto controllo la notte del suo risveglio alla vita e che adesso sentiva anche un pò suo...Roberto, le sollevò il mento, delicatamente con la mano destra, poi stringendola fra le braccia, cominciò a baciarla dolcemente...Alessandra, stringeva Roberto, come se avesse voluto trasferire il suo cuore in quello di Roberto, poi lentamente, le lacrime gli rigavano il viso...Roberto, sentendo il sapore del sale, aprì gli occhi, troppo tardi ...
Alessandra, correndo si allontanava , verso una nuova vita.
Roberto, con passo veloce raggiunse l'albergo,
ancora un giorno, prima del ritorno pensò???
Mentre si collegava ad internet per scaricare la posta online...
Greta, gli aveva scritto una lettera d'Amore:
Come stai, Amore,
ho voglia di stropicciarti di baci, di stritolarti dolcemente.
Voglio dormire fra le tue braccia per sognarti,
svegliarmi, con il sole del tuo sorriso.
Conto le ore del tuo ritorno, sfogliando i giorni,
a volte il cuore vola sul mare
come se il cielo avesse le tue braccia
ti Amo, a presto!!!
Greta
P.s. Ti sogno...
Roberto, si sdraiò sul letto, senza togliersi le scarpe, guardando il soffitto, chiuse gli occhi lentamente, ora Greta era su di lui, stropicciandolo di baci, lo condusse in un sogno lontano,
nel cuore segreto, della grotta sul mare...






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