domenica 23 maggio 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

PAGINA 88


Erina, guardando la vastità dell'oceano, chiese a Debora, con aria interrogativa, chissà come mai la Terra è piena d'acqua e gli atri pianeti no???
Alfonsita sfogliando il quotidiano, esclamò, che bella quest'immagine di Petra...
Chissà chi ha costruito questo monumento???
Roberto, guardando la foto ripresa dall'alto, notò la presenza di manufatti più antichi...
Guarda Alfonsita, c'è una sovrapposizione di costruzioni, chi ha costruito la chiesa lo ha fatto, su qualcosa di preesistente...Così, e delle grandi piramidi, sono tutti monumenti o costruzioni anti-diluviani...Così e della Terra, il Mondo come lo conosciamo e viviamo oggi, è il residuo di una supernova, una stella di grandi dimensioni esplosa cinque miliardi di anni fa...il residuo stellare, collassando, ha attratto tutto l'elio e l'idrogeno, formando il primo, primordiale, oceano. In pratica siamo figli delle stelle...Questo evento cosmico che oggi ci appare raro, ma di cui ogni tanto se ne osserva l'evento nelle spirali perifiche delle galassie, è l'evento che origina pianeti in grado di ospitare la vita. Questi congelano, a temperature cosmiche, ma quando vengono catturati nell'orbita di una stella vicina o precedentemente binaria, vanno incontro ad un disgelo della cui evoluzione, solo oggi riusciamo ad intuirne l'evoluzione nelle molecole prebiotiche, immerse nell'acqua...Quindi, ogni volta che osserviamo una supernova, può nascere una Terra, chiese Debora??? Si, rispose Roberto, forse in un futuro non lontano, avremo raggiunto un progresso scientifico in grado di poter portare la nostra civiltà su altri Mondi, forse è già accaduto...
In quel momento la voce del comandante di volo, i signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture, siamo prossimi all'atterraggio...
Roberto, dopo essersi allacciato le cinture, cercando nella tasca della giacca, prese il piccolo laser, provando sullo schienale del sedile di Debora, vide che la luce laser si era attenuata, si sta scaricando la pila, pensò...Svitando il dado vite, per estrarre la pila, si accorse che la pila era avvolta, in una striscia di carta. Leggendo sulla striscia, lesse un numero di cellulare, poi lesse Y LOVE YOU...Firmato Hay...Roberto ripose la striscia di carta sulla pila, poi avvitò il dado di chiusura del laser, riponendolo in tasca...Lo stridore dell'atterraggio, e il bercollio dell'areo, incutevano un certo timore, Erina e Debora, cominciarono ad emettere i classici suoni dei delfini, Roberto scoppiò a ridere, guardando Alfonsita, intenta a non far fuoriuscire le decana fra i solbalzi dell'areo...

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