domenica 2 maggio 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

CAPITOLO XXXXXXXII


Roberto, uscì dall'albergo, per visitare la city, si avviò a piedi guardando i negozi, con curiosità...
Di lì, a poco, sentì il clacson di un auto suonare alle sue spalle, girandosi, si accorse che Orchidea a bordo del suo taxi, lo seguiva...Ciao, Orchidea, esclamò Roberto, come stai???
Bene, oggi mi tocca lavorare, ma una corsa con te sempre...
Bene, rispose Roberto, ho bisogno che mi porti a questo indirizzo: facendogli leggere il biglietto da visita solo nella parte, dove era riportato l'indirizzo del negozio di antiquariato: l'Arcano.
Lo conosco questo posto, disse Orchidea, non si vede mai nessuno, come se fossero solo delle vetrine d'esposizione...Roberto, guardando l'ora si accorse che era quasi mezzogiorno, bene, se mi accompagni, giuro che stasera...ti porto a cena!!!
Di lì, a poco il taxi si fermo davanti all'Arcano...
Ciao Pinatubo, esclamò, Orchidea, ci vediamo stasera, abbracciandolo fortissimo, lo baciò...
Roberto, attese che Orchidea, si allontanasse nel traffico, poi suonò un campanello, a fianco della vetrina, da dove si potevano vedere mobili antichi, lampade, statue ligne e marmoree, di ottimo pregio...Quadri antichissimi, ricoprivano le pareti, però esclamò Roberto, che meraviglia!!!
Di lì, a poco, Roberto, si sentì preso sottobraccio, mentre una voce di donna,sussurrava, benvenuto professore!!! Roberto, guardando il volto della donna riflesso nella vetrina,sussultò, somigliava moltissimo al viso del ritratto appeso all'interno del negozio...
La donna continuando a parlare: sono io che le ho fatto pervenire il messaggio a colazione...
Sempre rivolti verso la vetrina, Roberto guardandola nel riflesso, esclamò: a che prò???
Ho bisogno di una sua consulenza su un reperto archeologico, rispose la donna, devo essere sicura sulla sua datazione, sà, è importante per poterlo catalogare...
L'archeologia è stata una delle mie passioni quando ero giovane, molte cose le ho dimenticate, forse ha scelto la persona sbagliata??? Io invece, penso che sia la persona ad hoc, perchè l'oggetto che sto per mostrargli, oltre ad essere antico, è misterioso...
Roberto, guardandola, ora di fronte, si accorse che la donna era di origine euro-asiatiche,
due grandi occhi neri, a mandorla lo guardavano negli occhi, mentre un sorriso dolce lo invitava ad entrare nel negozio...Le piacciono le cose antiche??? Si, rispose Roberto, mentre respirava l'essenza d'oriente, che bruciava sui porta incensini...Mi scusi, non mi sono ancora presentata,
io sono Hay Loto, ho ereditato questo negozio dai miei genitori, sa, mia madre era giapponese, mio padre australiano, e sono nata io, americana...Ma non voglio annoiarla con la storia della mia vita,anzi adesso vado a cambiarmi d'abito e andiamo al piccolo ristorante giapponese dall'altra parte della strada...E' il reperto da analizzare??? Dopo, esclamò,sussurrando Hay...
Roberto, rimasto solo, nel negozio aperto al pubblico, si guardava intorno, stupito, chissà quanti anni ci son voluti per raccogliere tante opere d'arte, si avvicino, ad uno scrittoio, uitlizzato da Hay, come scrivania, fra le tutte le cose che erano adagiate sul piano, si stupì nel vedere un piccolo laser ad infrarossi, quei laser in vendita nei negozi di cineserie.
Lo raccolse, e puntandolo verso una zona buia del negozio, si accorse che sulla parete veniva proiettata la scritta Hay...Però, megalomane...In quel momento Hay, rientrò dalla camera limitrofa occultata da una porta a tenda, ora indossava un Kimono blu-azzurro, il tipico vestito giapponese.
Le piace la luce laser??? Lo tenga, per ricordo, chissà, forse può tornargli utile...
Uscirono dal negozio, e in un attimo, erano già nei pressi del ristorante giapponese.
Però, esclamò Roberto, guardando il corpo armonioso di Hay, vedo che si tiene in forma!!!
E' tutto merito dello Yoga e della dieta...
Hay, scelse un menù a base di pesce crudo con contorno di alghe rosse, roberto, un menu di pesce crudo, con contorno d'insalata verde...
Roberto, degustanto il pranzo, si accorse delle poche calorie, presenti nel menù che avevano scelto,poi non vide pane ne grissini, In tavola solo acqua naturale. Possiamo darci del tu, chiese Hay, ma certo, rispose Roberto, continuando a parlare, vieni spesso quì???
Si, sono la padrona del ristorante, sai bisogna diversificare i rischi economici, avere più attività consente di attenuare le perdite, incrociando i ricavi, sai, a volte organizzo delle esposizioni quì nel ristorante, a volte si riesce a vendere qualche pezzo d'antiquariato, a volte un quadro.
Però, che bel colore quelle alghe, sono buone??? Si, moltissimo, le mangio fin da quando ero bambina, mia madre le cucinava per lei e per me, mio padre invece non riusciva a digerirle...
Se non sbaglio è un piatto tipico della cucina giapponese. Si rispose hay, sono stati fatti molti studi sulle alghe, sembra che solo certe etnie della popolazione giapponese possieda un enzima in grado di scindere l'agar delle alghe...Roberto, pensò alle alghe nella grotta sul mare, all'osservazione di Greta, sulle alghe digerite da un battere...Interessante, rispose Roberto...
Quindi, non tutti i giapponesi, posseggono quest'enzima, mentre forse le alghe le consumano quasi tutti, Roberto, ripensando all'invasività delle alghe che Greta aveva riposto nella bottiglietta di plastica, si ricordò di una statistica mondiale sul tumore dello stomaco, dove la popolazione giapponese era la più colpita...Pensò alla metallo-proteasi che Greta aveva rivelato, dalle ceneri, come residuo...mentre gli si accendeva il neurone della scoperta...
In quel momento, Roberto, vide entrare nel locale Erina e Debora, con tutta l'aria di voler ingaggiar battaglia, infatti si sedettero a due tavoli di distanza...
Roberto, prendendo la parola, esclamò, Hay, è meglio che andiamo, sai non ho molto tempo...
Certo, rispose lei, il reperto archeologico è importante per me...
Mentre uscivano dal locale, Roberto, sentì il richiamo delle brontosaure, echeggiare nel locale...
Mentre andavano a piedi, verso il negozio di antiquariato, Hay prese sottobraccio Roberto,
Eslamando, hai mai sentito parlare delle sfere di pietra del Costa Rica???
Si, mi sembra che siano delle sfere antichissime, anzi si presume una data intorno al 500 dopo Cristo, anche se io personalmente non sono d'accordo, in quanto la datazione è stata stabilità su dei frammenti di ceramica scoperti sotto le pietre...Non capisco chiese Hay???
Si, rispose Roberto, semplicemente le pietre posso essere state spostate dal loro sito originario, da antiche popolazioni susseguitesi a quelle che realizzarono le sfere, poi, c'è sottolineare che le sfere di pietra sono state trovate quasi in ogni parte del mondo...
Hay, aprendo la porta del negozio, fece entrare Roberto, poi guardandosi intorno la richiuse a chiave, di quà, vieni Roby...Hay , dopo aver spostato una grossa cassapanca, aprì una botola sul pavimento, da dove si poteva vedere una scala in legno che affondava nell'oscurità...
Hay, accese la luce nel vano che sottostava, toccando un interruttore appena sotto la botola...
Invitò Roberto a scendere per primo, mentre lei scendendo richiudeva la botola...
La scala terminava alla base di un pozzo profondo una decina di metri,Roberto, si stupì, nel vedere un corridoio scavato nella roccia che conduceva ad una ampia camera, anch'essa ricavata nella roccia...
Hay, conducendo Roberto per mano, verso la grande cavità, disse: è questo il mistero che mi hanno lasciato in eredità i miei genitori, la camera sotterranea l'ho scoperta da sola un giorno, che spostavo gli oggetti in negozio...Accendendo una lampada che sovrastava la cavità, guarda Roby...Roberto, sgranò gli occhi, al centro della grande stanza c'era una perfetta grande sfera di granito rosso, poi a distanza veriabile altre piccole sfere di granito di vari colori disseminate sul pavimento sabbioso della grande cavità componevano una specie di tempio megalitico...
Lo stupore, aveva la voce del silenzio...Roberto, immaginò quelle sfere proiettate in un spazio buio, poi esclamò: ma è il sistema solare!!!
Prese il piccolo laser che gli aveva regalato Hay, poi chiese ad Hay di spegnere tutte le luci,
Hay, si abbraccio a Roberto,intuendo che qualcosa di straordinario stava per accadere...
Roberto, abbracciava Hay da tergo, poi nel buio totale, accese il laser puntandolo verso la grande sfera di granito rosso...La luce laser, rifletteva sulla sfera come se irradiasse la sua semisfera nella direzione dell'incidenza della luce...
Ora la grande cavità si era illuminata di una tenue luce rosea, mentre le piccole sfere riflettevano il proprio colore: verde, blu, rosso, azzurro...
Che meraviglia, esclamò Hay, restando in silenzio...
Guarda Hay, disse roberto, sussurrando: è un un antichissimo planetario...









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