martedì 18 maggio 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

PAGINA 84


L'areo aveva preso quota oltre le nuvole, Roberto, preso dal torpore del sonno si addormentò sulle decana di Alfonsita, sognando di essere nella grande grotta sul mare...
Debora ed Erina, cominciarono a preoccuparsi dell'imbrunire improvviso fuori orario solare, anche gli altri passeggeri cominciavano ad allarmarsi...Di li, a poco la voce del comandante di volo, annunciava: i signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture e le maschere d'ossigeno:
Un fenomeno atmosferico anomalo sta per investire l'aereomobile...Un buio fitto, avvolgeva l'areo, ora si potevano vedere le stelle, come se l'areo fosse in orbita intorno alla Terra...
Debora con lo stupore sul viso, esclamò: siamo nello spazio...
Ora una luce accecante circondava l'areo, creando una bolla d'energia intorno all'ereomobile...La Terra appariva negli oblò...E' bellissima, esclamò Erina...
si vedono i continenti, guarda Debora si vede l'Europa illuminata, sembra un presepe...
In quel momento i motori dell'areo si spensero insieme all'aria condizionata, ora un silenzio cosmico regnava sull'aereo...In quel momento un suono profondo ed ovattato, fece trasalire dal sogno Roberto, che con il cuore in gola esclamò: che cacchio succede???
Alfonsita, sussurrò all'orecchio, di Roberto, non lo so, ma è straordinario...
Roberto, allarmatissimo, chiese stiamo mica precipitando??? No rispose Debora, siamo nello spazio...Frottole, pensò Roberto, guardando dall'oblò..Restò a bocca aperta vedendo la Terra dallo spazio...Guardando fuori dall'aereo vide che l'areomobile era contenuto in una bolla d'energia, e che la gravità sull'areo era identica a quella sulla superficie della Terra, guardando l'ora al polso, vide con stupore che l'orologio si era fermato...
Siamo stati rapiti dagli Alieni pensò, mentre il suono continuava a propagarsi nell'areo...
Da quanto tempo siamo nella bolla, chiese Roberto a voce bassa ad Alfonsita???
Non so, di preciso, mi sembra qualche minuto...In quel momento una piccola sfera di luce si materializzò nell'abitacolo dell'areo, come un scanner analizzò in lungo e il largo il vano passeggeri, poi stabilizzandosi fra le mani tremanti di Erina, svanendo materializzò, un antichissimo geroglifico fra le sue mani...
Il suono ancestrale continuava a propagarsi nell'aria, come se fosse un segnale...
Debora, guardando il gerogliflico, esclamò: adesso che succede???
Roberto, si liberò dalle cinture, andando a prendere il geroglifico, guardiamo cosa c'è scritto...
Alfonsita, ricordando la traduzione di un geroglifico da parte di un egittologo di fama mondiale esclamò: Il Faraone Tizio Caio, fu un bravo ragazzo, e visse felice e contento...
Debora scoppio a ridere, e magari fra un pò viene quì a tirarci fuori dai guai...
Sull'areo ogni passeggero aveva la sua traduzione, ma il suono continuava ad invadere la carlinga facendola scricchiolare sinistramente...Roberto, intuendo la pericolosità della situazione, prese il piccolo laser che aveva in Tasca, intimando a tutti con imperio di allontanarsi dal geroglifico, lo puntò con il laser...Poi ad intermittenza illuminava l'ideogramma dell'onda sul geroglifico...Onda su onda, pensò...L'intuizione si rivelò esatta...di li, a poco, il geroglifico, scomparendo dava forma alla piccola sfera luminosa...che oltrepassando la carlinga dell'aereomobile sparì...Un applauso, dei passeggeri, fu vanificato dal fatto che il suono continuava ad invadere la carlinga come se non fosse successo nulla...
Roberto, pensando alle vecchie lingue della Pangea, maturò l'idea, che forse la lingua più antica che esisteva sulla Terra, era quella dei delfini...A voce alta chiese se fra i passeggeri ci fosse qualcuno in grado di imitare la voce dei delfini???
Bisogna comunicare con loro, dare loro una risposta che capiscano...
Di li, a poco Debora cominciò sottovoce ad imitare i delfini, mentre un silenzio d'angoscia regnava sull'aereo...Il suono ancestrale continuava ad invadere la carlinga, mentre l'espressione di sconforto cominciava a prendere forma sui visi dei passeggeri...
Siamo spacciati, pensò Roberto...Erina e Alfonsita, cominciarono ad incitare Debora a non smettere...Debora, cominciò a modulare i suoni, dando un senso a suoi versi...
Roberto, incitando Debora, mentre emetti i suoni, pensa che vogliamo ritornare sulla Terra...
Di lì, a poco, il suono cominciò ad affievolirsi, scomparendo del tutto, mentre la bolla d'energia, svaniva lentamente, dagli oblò schiariva l'azzurro del cielo...
I motori dell'areo ripresero a funzionare come se non si fossero mai spenti, Roberto, guardando l'orologio al polso, notò che si era rimesso a funzionare...
Alfosita, continuava a ripetere, chi erano, chi erano, mentre un grande sfera luminosa si allontanava dall'areo...






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