lunedì 10 maggio 2010

" LA CASA SUL MARE "


LA CASA SUL MARE

PAGINA 79

Greta, parcheggiando, la vespa in garage, notò delle bombole d'ossigeno in dotazione ai sub...Entrando in casa di Costanza, con fare concitato, raccontò l'avvistameno a Costanza,...
Costanza, dopo aver meditato sul racconto di Greta, esclamò: sarà l'alieno o l'aliena???
O forse un delfino...I delfini amano esplorare i fondali marini, dicono siano dotati di un'intelligenza simile all'uomo...Non lo so, rispose Greta, so solo che ho percepito si trattasse di un essere superiore, nuotava velocissimo contro le onde, come se avesse delle forze superiori a noi...Ho visto delle bombole d'ossigeno in garage...Potremmo usarle per esplorare tutte le grotte...Calma, disse Costanza, aspettiamo Roberto, sono sicura che troverà il modo per studiare da vicino quel disco...E, poi, mi fa un pò paura...Se sono alieni, perchè non si sono rivelati all'Umanità??? Cosa fanno quì, sulla Terra, cosa cercano, chi sono???
Hai ragione, rispose Greta, o forse sono i padri dell'Umanità, e come Dio, rimangono immanenti,perchè l'Uomo trovi la sua strada sui sentieri dell'evoluzione e della civiltà...
Non si può imporre il proprio modo di pensare, con le armi...Il pensiero perchè sia condiviso
e confutato, o anche criticato, deve evolversi in seno ad una società, che deve trarre insegnamento dai propri errori.Parole sagge le tue, rispose Costanza...
Ed ora il grande evento, siediti a tavola Greta e chiudi gli occhi...
Greta, si sedete con la visuale verso il mare, poi chiuse gli occhi, ma vedeva il volto di Roberto sorridergli...
Di, li, a poco...La voce di Costanza, ruppe l'incantesimo nella mente di Greta: da, dan,
Un piatto fumante di spaghetti colorati di nero, profumava l'aria di un'essenza, stranissima...
Costanza, decantando: A pasta cu nivuru...
Greta e Costanza, comiciarono a mangiare con gusto quella insolita spaghettata...
Greta, guardando le labbra e i denti neri di Costanza scoppiò a ridere...Ti sei mangiata una stilografica??? E tu??? Una stampante a getto d'inchiostro...
Ridevano, mentre il nero di seppia, definiva le loro labbra e dava un fascino etereo ai loro visi...Greta, si baciò il polso, le sue labbra rimanevano incise sul dorso della mano...
Poi, con l'indice imbevuto sul sugo, colorò il viso di Costanza... Con i segni di guerra sulle guance. Costanza si mise a ballare un'antica danza Indiana...
Greta, rideva a perdifiato, mentre Costanza saltellando, su se stessa muoveva il grosso sedere, esclamando: al temp...alè come al cul...a fa, long ka vol lù...
Piantò, una di quelle scoreggie...che ricordava i temporali sul mare...
Greta, ormai per terra, non riusciava a smettere di ridere...

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