lunedì 7 settembre 2009

" LUCE D'INVERNO "


La hall della stazione
è sempre piena, anche d'inverno.
In un angolo in penombra,
una vecchina se ne sta rannicchiata,
minuta e sileziosa.
Ogni tanto guarda
le pensiline dei treni,
le persone abbracciarsi
per salutare quelle che partono.
Lei resta sola.
Incrocio il suo sguardo,
sorrido.
Lei alza la mano, quasi con pudore,
per chiamarmi vicino.
" Di cosa ha bisogno, signora?".
" De un sorrio". Di un sorriso.
Un sorriso affettuoso che dica:
" Ci sono, sono qui con te.
Esisti ancora per me".
Un sorriso e una carezza,
che facciano compagnia alla mente e al cuore.
Che spezzi quel muro di vetro
dell'indifferenza al dolore e alla solitudine.
Buona sera Ispettore, sono il dirigente della sicurezza
della stazione, Questa poveretta è morta da stamattina,
ma i necrofori non sono ancora venuti a rimuovere la salma.
Sta scherzando??? Da stamattina...
Sara il cuore a dirci, per affettuosa empatia,
come rendere tenera e piena di calore e significato
la nostra vita

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